Ancora il Grem
Diavolo e Diavolino..
Daniele e Velio immaginano già da quale via portarmi lassù...
come mi piace sentirli parlare così
Pizzo Tre Signori
Resegone
"scusa Velio, puoi metterti li.. un passo più
a destra...
un pò più avanti... li va bene grazie !! "
" Un paese di pianura per quanto sia bello,
non lo fu mai ai miei occhi.
Ho bisogno di torrenti, di rocce, di pini selvatici,
di boschi neri, di montagne,
di cammini dirupati ardui da salire e da discendere,
di precipizi d'intorno che mi infondano molta paura
Jean-Jacques Rosseau
207 anni in quattro... e non sentirli !!!
Uno sguardo verso il Golem e la Corna Trentapassi
La Presolana
il vento non dà tregua un'attimo,
ormai infreddoliti decidiamo di scendere.
no !! non da qui !!
raggiungiamo il ripetitore che sta sull'altra cima e
gli uomini decidono di scendere lungo la cresta
alla mia domanda se sono sicuri che da li si scende
mi viene risposto da Ric " tranquilla c'è una traccia di sentiero
che poi si perde,
ma so dove si passa !! "
Dopo qualche metro dove a turno gli uomini vanno avanti
per
capire dove passare domando a Ric se sia già sceso di li e lui,
pacificamente, mi risponde di NO ! e poi aggiunge
"tranquilla che in qualche modo si arriva a valle !"
si appoggia a un sasso abbastanza grosso
e questo rotola a valle senza più fermarsi...
in effetti in qualche modo a valla si arriva sempre.....
la nostra via di discesa snobbata anche dai camosci
passa vicino a delle bastionate di roccia stupende.
scendiamo in un'ambiente selvaggio, lontano dal caos della
moltitudine
di persone che sta salendo in vetta ora.
il sole ci riscalda e ci brucia e intorno è solo silenzio
Uomini in ordine sparso...
manca ancora tanto per essere giù
saltellando fra massi, erba e canali di sfasciumi
arriviamo ai piedi di questo splendido anfiteatro
con uno sguardo abbracciamo l'ampia e ripida bastionata
del Pizzo Arera, peccato che la macchina fotografica
non abbia un grandangolo abbastanza ampio per abbracciarla tutta
Ora è tutto più semplice, passiamo nei pascoli
e
tagliando a mezza costa raggiungiamo la strada che percorre
il periplo del Pizzo Arera.
Da qui in breve siamo nuovamente alla macchina
la nostra via di discesa...
sicuramente non l'ho segnata perfettamente,
ma un pò più a destra o un pò più a sinistra
passava di li
un'ultimo sguardo all'Arera
incorniciato da questo splendido tappeto di crochi
e anche oggi la nostra allegria,
e uno splendido meteo
ci hanno permesso di vivere una
grande giornata.
Poco importa se la meta non è ambiziosa,
se non si sale a tempo di record,
se non si scala un 7b
quello che conta per me è la qualità del tempo
che passiamo insieme
qualche dato tecnico,
partendo dal parcheggio degli impianti
il dislivello è di circa 1050 mt
spalmati in poco sviluppo.
Bisogna prestare attenzione al passaggio
dove ci son le catene in presenza di ghiaccio
o di parecchia neve.
Sconsigliata, a chi non ha buona dimestichezza
con il camminare/disarrampicare in montagna,
la discesa per la "nostra" via,
soprattutto in caso di nuvole basse.
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Camminando
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