Canale dei Camosci - Zuccone Campelli 2174
mt - 25/02/2012
Quello appena passato è stato un week end ricco
di soddisfazioni,
in questo inverno di neve scarsa e molto caldo
avevo ormai rinunciato all'idea di fare un canale di neve.
Capita invece di leggere che il Canale dei Camosci
è in buone condizioni,anche se nulla di paragonabile
all'anno scorso.
Con Daniele e Velio decidiamo quindi di salirlo.
Appuntamento al solito parcheggio
e, lasciata una macchina, saliamo in Valsassina.
Daniele ha qualche problema con un ginocchio,
saliamo quindi con l'ovovia fino ai Piani di Bobbio.
Da qui seguiamo le piste da sci
in compagnia di tre giovani incontrati in funivia
fino a raggiungere la stazione a monte della seggiovia
dei Camosci,
da cui si vede interamente il canale.
Arrivati qui la macchina fotografica di Velio decide di abbandonarlo,
su Daniele già sapevamo che non si poteva contare e quindi
passeremo la giornata a scambiarci la mia G12.
Ci portiamo verso la base della pietraia
e decidiamo di indossare subito imbrago e ramponi.
Alle nostre spalle Grignetta e Grignone
baciati dal sole e la desolazione delle piste da sci
quasi interamente pelate.
Siamo dentro a un meraviglioso anfiteatro di roccia,
e fa freddo !!!
iniziamo a salire, e prendiamo subito una simpatica deviazione
su una lingua di neve.
Oggi è una giornata propedeutica, Daniele e Velio
mi spiegano come si procede sui punti più ripidi.
Come camminare nei traversi di neve,
anche se qui di neve ce n'è davvero poca
è solo il terzo canale che faccio,
la neve è gelata e nella parte centrale
il canale è di 45° tutto questo aggiunto al fatto
che devo imparare a muovermi correttamente
ci fa decidere di salire in conserva.
Velio per primo, io e Daniele per ultimo.
Saliamo velocemente incorciando anche un paio di persone
che scendono con gli sci, considerato la poca neve
ghiacciata e scalinata non so quanto si siano divertiti...
troviamo anche alcuni semplici passaggi di misto
ed eccoci all'uscita
in posa come i veri alpinisti quando raggiungono vette
inviolata
e altissime, ogni scusa è buona per divertirsi e ridere
quando siamo insieme.
il colpo d'occhio che si ha da qui è notevole,
non ero mai salita sullo Zuccone Campelli e devo dire
che è una cima che merita parecchio.
il Monte sodadura e parte della conca di Artavaggio
monte Disgrazia
immancabile Pizzo Scalino
Resegone e Due Mani
Valsassina e, sullo sfondo, Grona, Bregagno, Pianchette,
Pizzo di Gino
facciamo una breve deviazione a destra
per poi tornare sui nostri passi
per raggiungere la vetta.
dopo una breve cresta
troviamo il tratto con le catene.
Un salto di qualche metro abbastanza facile, dove occorre però
prestare molta attenzione in caso di neve e ghiaccio
ci permette di raggiungere una sella
da qui il sentiero risale fino alla vetta.
A ogni passo si aprono angoli bellissimi,
ne approfittiamo per fare qualche foto particolarmente coreografica
Siamo in vetta, sotto di noi
i Piani di Bobbio con le Grigne sullo sfondo
Pizzo dei Tre Signori
e Legnone in veste ormai primaverile
autoscatto di vetta
inizialmente volevamo scendere dal Canale Madonna,
ma vista l'ora e il gran caldo che c'era in vetta
abbiamo deciso di scendere per la stessa via di salita
Tornati nella splendida conca
ci togliamo imbrago, ramponi, caschetto
e comodamente seduti al sole
ammiriamo questo splendido anfiteatro dolomitico.
Osserviamo queste guglie
e Daniele, raccontandoci quali vie si aprono
in quelle spaccature, ci fa venire
una gran voglia di andare a scoprirle
questa primavera.
Mangiamo qualcosa e sempre troppo presto
arriva l'ora di tornare a casa,
scendiamo veloci per evitare il traffico
in strada e la gran massa di gente che,
nonostante lo scarso innevamento,
sta sciando.
Devo ringraziare Velio e Daniele
che oggi mi hanno regalato
una splendida giornata sulle montagne
tra risate e scherzi,
riuscendo anche a insegnarmi parecchie
nozioni alpinistiche
Camminando
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