Valmalenco - ciaspolata al Rif Cristina - 30/10/2010
Approfittando della prima giornata di bel
tempo
dopo tanti week end di pioggia,
io e Aidin andiamo a casa, in Valmalenco.
Avevo in mente diversi itinerari per andare
a fotografare l'autunno,
ma la quota neve mi fa decidere per il rifugio Cristina,
il panorama è assicurata, e non è una meta difficile o pericolosa.
Salendo lungo la strada che da Campo Franscia
porta alle dighe,
perdo un bel pò di tempo a fotografare la valle.
I colori autunnali sono magnifici, ovunque è oro e arancio.
Davanti a me il Disgrazia e il Monte Motta
fanno bella mostra
imbiancati dalle recenti nevicate
tra boschi di mille colori si intravede
la baita di Stefano
all'alpe Largone.
gli abeti fanno da cornice al Disgrazia
salendo ancora un pò si iniziano
a intravedere il Sasso Bianco
e, sotto di noi, la Conca di Campo Franscia
il monte Roggione e le piste da sci
Lasciata la macchina e indossate le ciaspole,
ci avviamo lungo la strada forestale
che porta all'Alpe Campagneda e, successivamente,
all'Alpe Prabello e al Rifugio Cristina.
Davanti a noi intravediamo il ghiacciao di Felleria Inferiore.
Salendo suggestivi larici fanno da cornice al panorama
In breve tempo si arriva all'alpe Campagneda,
da qui si può proseguire dritto verso il rifugio Cà Runcash
e,
sempre su strada forestale, raggiungere il Rifugio Cristina.
noi decidiamo invece di salire lungo il sentiero estivo,
più ripido ma molto più suggestivo.
Alle spalle delle prime baite possiamo ammirare
il monte Spondascia
Dopo la prima salita, alle nostre spalle,
compare il Sasso Nero
con la sua lunga cresta
Piz Argient e Zupò
in compagnia del Sasso Moro
Davanti a noi appare il Pizzo Scalino,
in cielo una strana luce invernale.
Da qui ritorniamo su strada forestale,
qualcuno è già salito e la traccia e ben evidente.
Raggiungiamo l'Alpe Prabello in circa un'ora
La piccola fontana crea sempre
dei giochi di ghiaccio particolarmente belli
La neve qui non è tantissima,
ci sono ampi spazi di pascolo scoperti
