Monte Guglielmo (Golem) 1957mt - 26/01/2013

Sono passati un pò di mesi dall'ultima volta
che sono stata in giro per monti con il mio "harem",
finalmente sabato riusciamo a organizzare
un'uscita. Ognuno di noi ha proposto una meta diversa,
dopo varie telefonate ci accordiamo per salire sul Golem.

Non sono mai stata lassù nonostante gli svariati tentativi
di organizzarci fatti negli anni passati,
quale occasione migliore.

Sabato mattina partenza alle 6.30 e dopo le soste
per fare "carpooling" arriviamo
al parcheggio di Zone.

Ci accoglie una giornata grigiaebigia,
nebbia, umido e un pò di nevischio.
Ma dov'è finita la giornata di sole promessa dai siti meteo ?!?!?!

Ci prepariamo e partiamo lo stesso,
mal che vada è allenamento !
Seguiamo le indicazioni per il "bosco degli gnomi"
dove uno scultore un pò pazzo ha intagliato numerosi personaggi.

Saliamo nel bosco tagliando i numerosi tornanti
con ripidi sentierini, tutto è ricoperto dalla neve...
raggiungiamo un primo alpeggio,

gli uomini mi giurano che da qui si vede già
uno splendido panorama sul lago d'Iseo,
mi fido della loro parola
tutto è avvolto da una fitta nebbia

raggiungiamo altre baite e il sentiero inizia a salire ripidamente,
poi gli uomini a cui il salire"dritto per dritto"
piace sempre di più che seguire un comodo sentiero
prendono un'altra scorciatoia.
Siamo ancora avvolti dalla nebbia e quando chiedo di riposare un poco
mi dicono "aspetta che ci fermiamo quando diventa pianeggiante"
"dai che con la nebbia non vedi dove devi arrivare ed è meglio"
sarà ma i miei muscoli si lamentano a gran voce
e una sosta devo farla lo stesso.

incrociamo una traccia di sentiero e da qui diventa meno faticoso
camminare, nel silenzio ovattato della nebbia
sentiamo alcune voci senza capire da dove provengano.
scopriremo solo al ritorno di essere passati a 100mt da dove
c'erano le persone.

Finalmente con un'ultimo strappo raggiungiamo la cresta !

Speravamo qui di essere al sole ma non è ancora così,
anche se iniziamo a intravedere la sua luce

la galaverna ricopre tutto rendendo ancora più surreale il paesaggio

ed ecco finalmente quell'attimo magico
in cui pian piano le nebbie si diradano, le montagne iniziano a intravedersi
e il tuo cuore manca un battito.
Quell'attimo in cui dal nulla compare un mondo nuovo
fatto di luce e colori

alle nostre spalle il mondo è ancora avvolto dalla nebbia
ma pian piano il sole riuscirà a vincere illuminando tutto

in un'attimo ci scaldiamo,
ci concediamo una sosta per ammirare il panorama

le nubi giocano con la montagna
come un mare impetuoso

e un solitario alberello compare su un pendio

lasciamo la cresta per percorrere gli ultimi metri di dislivello

e finalmente raggiungiamo il rifugio Almici con la sua chiesetta

qui c'è un freddo vento, saliamo subito al Redentore,
alle spalle del rifugio compare il Monte Rosa

raggiunto il monumento
facciamo una lunga sosta e ci concediamo
cibo, fotografie, riposo, meditazione

non si sa più da che parte volgere lo sguardo
tanto è bello il panorama da quassù

 

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