qui dentro si trova l’occorrente x accendere il fuoco,
e una tenda x ripararsi nel caso non si riesca a tornare indietro.
il panorama incanta da quanto è selvaggio

ci sono passaggi molto coreografici


iniziamo a incontrare tratti attrezzati con cavi d'acciaio

Circa a metà percorso si trova Styx,
qui il fiume entra in una prima grotta e ci si rende subito conto della sua potenza…
(e si rischia di confonderlo con l'Imbut vista la mancanza di indicazioni )

anche se poco prima scorreva tranquillo

Si prosegue lungo il canyon
seguendo il corso del fiume tra grandi massi,

poi su una cengia molto esposta dove un altro cavo da sicurezza...
(si spera sempre di non incontrare nessuno con cui scambiarsi)
la roccia qui è umida e scivolosa,
basta un piede messo male x fare un bel bagno freddo …

un’altra ora di saliscendi fino ad arrivare a una spiaggetta di ciotoli.
Qui il fiume sparisce nell’Imbut,
ovvero inizia a scorrerre sotto la montagna.

Alcuni ciotoli sono disegnati e messi come dei segnali,
credo servano a chi scende il fiume in canoa x riconoscere la spiaggia dove fermarsi..

Ne ho visti due arrivare, caricarsi la canoa in spalla, e arrampicarsi allegramente sui grandi massi..
più a valle il fiiume ricompare e li porterà fino al lac de Sainte-Croix…

Un attimo di sosta e ritornando sui propri passi si ripercorre lo stesso itinerario fino allo Chalet,
in tutto ci vogliono circa 6 ore, considerando le soste fotografiche

 


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