Invernale al Legnone 2609 mt - 06/01/2015

Circa un paio d'anni fa
Andrea e Daniele mi avevano promesso il Legnone,
poi due inverni di neve non splendida
hanno sempre fatto rimandare la salita.

Dopo aver visto le foto pubblicate da svariati amici
decidiamo di salirlo....
Ultimamente ho un pò di problemi alle ginocchia,
la poca neve ben ghiacciata
e ben battuta di questi giorni spero
mi permetterà di salirlo senza forzare troppo.

Parcheggiamo l'auto ai Roccoli Lorla
e saliamo abbastanza velocemente nel bosco,
a tratti il sentiero è ricoperto di ghiaccio
che diventa sempre più presente nel tratto vicino all'alpe Agrogno.
Da qui il sentiero inizia a salire fino a raggiungere il Bivacco Cà de Legn.

Scelgo di mettere i ramponi poco dopo la seconda alpe,
il sentiero infatti è ricoperto da parecchia neve ghiacciata.

Andrea e Luca si ramponano al bivacco,
indossiamo anche l'imbrago per sicurezza...
So che potrei avere qualche titubanza in cresta e preferisco averlo già indosso.

Dal bivacco la traccia diventa decisamente più ripida,
piano piano salgo prestando ben attenzione a dosare le gambe.

Alle nostre spalle il panorama diventa via via più imponente
e iniziano a intravedersi i 4000 svizzeri

Luca alla sua prima salita alpinistica invernale e il lago

Raggiungiamo il punto più esterno della cresta e....
il mio ginocchio non ce la fa quasi più,
per precauzione chiedo ad Andrea di legarmi
mentre aspettiamo che il gruppo che sta scendendo passi

moltissimi salgono il Legnone senza corda,
soprattutto con le condizioni ottime di questi giorni,
io preferisco un'eccesso di sicurezza per potermi godere ancora di più la giornata.

Superiamo un paio di tratti ripidi e finalmente la cresta spiana un pò.
Raggiungiamo le roccette con le catene dove saliamo spediti


(foto di Andrea)

Con una corda vado in sicurezza ovunque e mi diverto,
ha un grande potere psicologico su di me
anche se so che, a volte, può essere più pericolosa che utile


(foto di Andrea)

Ormai manca poco alla Cima,
da qui inizia la breve cresta

Gli ultimi metri sono ben gradinati,
da questa prospettiva sembra quasi di essere su un 4000 !!
tira un fastidioso e freddo vento
per fortuna non è eccessivo come sembrava al bivacco.


(foto di Andrea)

In cima ci prendiamo qualche minuto di relax,
ne approfitto per fare qualche scatto
Altri gruppi salgono lungo la cresta

Bernina e Disgrazia

Pizzo Scalino

Badile, Cengalo e fratelli

Cresta e cornici

Monte Rosa e Cervino

laggiù si incrociano Valchiavenna e Valtellina,
osservati dall'ombra del Legnone

La bellissima cresta di salita

Foto di vetta ... storta ... il cavalletto è rimasto a casa
ed era l'unico modo per farci stare la croce

Un'ulitmo sguardo verso la Valtellina

un'insieme di Orobie tra cui svetta il Diavolo

Pizzo Tre Signori

Iniziamo pian piano la discesa,
le mie ginocchia non ne sono molto felici ma purtroppo bisogna tornare a casa.
Mentre osserviamo il canale Ovest ecco spuntare due
alpinisti

Raggiungiamo il Bivacco con un caldo assurdo nonostante il vento,
la foschia avvolge le valli regalandoci splendide visioni

Dopo aver mangiato qualcosa riprendiamo la discesa,
un'ultimo sguardo alla via di salita che da qui sembra ancora più ripida

Nonostante tutto sono riuscita a realizzare anche questo desiderio,
come sempre devo ringraziare Andrea per la sua pazienza
e per l'impegno che mette quando mi porta a fare queste esperienze.

Il Legnone in invernale
è una cima da non sottovalutare,
nelle condizioni di neve di questi giorni era splendido e divertente,
ma basta una nevicata per renderlo molto più "pericoloso".
Ramponi, picozza, imbrago e corda
secondo me non vanno mai dimenticati in macchina...
al massimo, come dice Andrea,
"portare un pò di peso è tutto allenamento"


Camminando