12° giorno - Puerto Natales (Cile) 14/11/11
E' mattina presto e suona già la
sveglia,
oggi si parte per Puerto Natales.
Facciamo colazione in fretta e,
recuperate borse e zaini, raggiungiamo
velocemente la stazione dei pullman di linea.
Ci hanno detto che il pullman parte alle 7.00
e invece una volta li scopriamo che partirà alle 8.00 !!
Bivacchiamo sui marciapiedi di El Calafate
sonnecchiando un pò,ma alla fine arriva anche l'ora di partire.
Il viaggio è lungo e monotono,
la giornata per me è iniziata con un gran mal di gola...
dormiamo per quasi tutto il tragitto,
dopo chilometri di nulla assoluto raggiungiamo
un tristissimo paesino, per strada spazzatura,
macerie e altro ancora... di li a poco siamo alla dogana con il Cile.
Ci fanno scendere tutti dal pullman alla dogana
argentina per il controllo passaporti,
a qulle cilena dobbiamo anche scaricare zaini e valige
che vengono controllate prima dai cani antidroga
e poi aperte dei doganieri.
Qui scopriamo che non si possono importare formaggi
e frutta fresca... ma anche qui i miei "biraghini"
riescono a passare inosservati !!!
Arrivati a Puerto Natales
veniamo letteralmente assaliti dalle donne del luogo
che ci offrono alloggi di ogni tipo
a circa 7 euro a notte.
Tra le tante scegliamo una variopinta signora
la cui casa è vicino alla partenza del pullmand per le Torri del
Paine.
Entriamo nella sua dimora e...
sembra di essere nella casa della famiglia Adams...
il vento che soffia forte fa scricchiolare i muri che sembran di cartapesta,
le porte non hanno serratura, solo due gancetti da chiudere con un lucchetto..
in compenso le stanze sono ampie,
con una bella finestra da cui si gode il panorama sul muro di cinta...
nel bagno piccolissimo, dopo aver fatto tutti la doccia,
ci accorgiamo di un buco proprio vicino ai rubinetti..
passeremo la notte a domandarci se la casa ci crollerà in testa
o se verremo squartati dal figlio della proprietaria che ha una faccia
poco rassicurante...
Ma prima di andare a dormire abbiamo tempo
e ne approfittiamo per fare un pò di spesa per i giorni di trekking
e per visitare un pò Puerto Natales.
Quello che sicuramente non manca qui sono
i cavi della corrente
e i colori
numerosi murales ricoprono i muri della
città,
alcuni invitano a non assumere droghe
su un'altro muro viene raccontata tutta
la storia
delle etnie Kaweshkar e Aonikenk partendo dalla nascita dell'uomo
fino alla cattura e doma dei primi cavalli,
i disegni sono bellissimi ericchi di particolari
proseguiamo il nostro giro turistico visitando
un mercato dell'artigianato dove troviamo delle bellissime cinture
e dove possiamo vedere alcune donne locali
filare e tessere la lana
proseguiamo verso un vecchio porto abbandonato
e poi ancora tra i vicoli, fotografando
gli abitanti del luogo
e strane cibarie appese in attesa di essere
vendute,
scopriremo che sono alghe e molluschi vari fatti essicare
la Iglesia disco
e poi, tanto per cambiare,
troviamo un buonissimo ristorante dove mangiare
dell'ottimo salmone, merluzzo e zuppe di asparagi
qui un pasto completo dall'antipasto al dolce
costa circa 15 euro.
Torniamo nella casa di cartapesta e
cerchiamo di dormire, domani altra levataccia
per prendere l'autobus che ci porterà nel parco delle Torri del
Paine.
A Puerto Natales non avevamo prenotato nulla,
ma andando in bassa stagione si trova tranquillamente
posto per dormire e viaggiare.
Patagonia
Camminando
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