3° giorno - Reserva natural Municipal
al Laguna Nimez - El Calafate 05/11/2011
Dopo una bella dormita si sta decisamente
meglio,
facciamo colazione con caffè, latte in polvere pane e burro
e usciamo a cercare una banca.
Il primo problema da risolvere è sicuramene procurarsi qualche
pesos.
El Calafate è una bellissima cittadina,
a darci il benvenuto il volo di quattro aquile.
Io e Andrea restiamo un pò ad ammirarle prima di renderci conto
che, forse,
sarebbe buona cosa anche fotografarle!!
Cambio di ottica al volo e due o tre scatti riusciamo a farli.
apprenderemo in seguito che queste sono "Aquile Mora"
decidiamo di trascorrere la mattinata in modo alternativo,
io,Eloisa e Stefania andremo un paio d'ore a cavallo
Andrea e Saverio faranno un giro con il 4x4.
Prenotata la gita attendiamo che ci vengano a prendere in ostello.
La strada è la stessa che percorreremo con gli altri
per raggiungere il Perito Moreno il giorno dopo.
Davanti a noi il Cerro Frio e il lago argentino.
abbandonati gli ometti la jeep prosegue lungo uno sterrato,
da ogni parte mucche e cavalli,
aquile e falchi si alzano in volo, poi un simpaticissimo incontro.
Davanti al pulmino appare
"Lillo l'armadillo" agilmente catturato dal nostro accompagnatore
che aveva compreso il nostro desiderio di fotografarlo
il tempo di qualche scatto e lo lasciamo nuovamente libero,
impressionante la velocità con cui sparisce dalla nostra vista
entrando nella sua tana sotterranea!
Raggiunti i cavalli montiamo in sella e ci avviamo lungo
un sentiero
stretto che taglia un traverso, raggiunto un punto discretamente panoramico
torniamo indietro, da questo lato si gode una bella vista sulle Torri
del Paine,
ma due ore sono decisamente poche per gustarsi il territorio.
Dopo il giro ci ritroviamo con Andrea e Saverio,
gli altri restano li a mangiare l'asado, noi invece rientriamo a El Calafate.
Dopo pranzo andiamo alla scoperta della cittadina,
gira a destra, gira a sinistra, vai dritto...
e Andrea scopre un cartello che indica la "laguna Nimez"
decidiamo di andare a cercarla
e, percorrendo la periferia di El Calafate,
arriviamo fino alle sponde del lago argentino
dove una bassa recinzione delimita il perimetro della laguna.
Pagato l'ingresso iniziamo il giro, il parco sorge in un'insenatura naturale
del lago Argentino da cui è possibile ammirare un panorama notevole.
Giriamo lentamente lungo i sentieri assaporando
questi attimi,
intorno solo il rumore del vento e qualche richiamo.
Falchi volano a pochi metri sopra le nostre teste,
proviamo ad avvicinarci e loro si arrabbiano parecchio...
probabilmente hanno paura che rubiamo le loro uova.
i falchi qui li chiamano "Chimango Caracara"
in un'altro angolo incontriamo un "Cauquén comun"
con moglie e figli
che notevolmente infastiditi dai nostri scatti decidono di allontanarsi
un pò nel lago... ma i piccoli hanno poca autonomia
e noi percepita la loro necessità di riportarli a riva ci allontaniamo
velocemente.
Raggiungiamo un palchetto in legno posto
in un'angolo panoramico.
Da qui la vista sul lago Argentino e sulle montagne che lo circondano
è veramente bella.
Ci perdiamo ad ammirare il gioco delle nuvole nel cielo,
impariamo già dal primo giorno che qui,
in questa terra dalle mille sorprese, il cielo non è mai uguale,
mai piatto e banale...
pur regalandoci 18 giorni di sole
saranno pochi gli attimi senza neanche una nuvola.
Uno strano uccello dal becco a punta plana alle nostre
spalle
si tratta di un "Bandurria Austral"
Peccato che i fenicotteri siano rimasti
così lontano
Ancora il Cerro Frias
finito il giro torniamo con calma
in ostello
per una doccia. Il resto del gruppo è arrivato
e ha preso possesso delle camere.
Si va a cena e dopo alcune indicazioni per
i giorni che seguiranno andiamo tutti a dormire.
Domani ci aspetta il Perito Moreno!
Camminando
Patagonia
|