Corno Rat - ferrata 30° OSA - 25/03/2011
Cosa si fa quando un bel venerdì
di marzo c'è sciopero al lavoro
e un'amico prende un giorno di ferie?
Ovviamente si va per monti !!!
La prima meta scelta era la ferrata del Centenaio sul Resegone,
ma una volta raggiunti i piani d'Erna
ci accorgiamo che c'è ancora troppa neve e, non avendo i ramponi
con noi, l'attraversamento dei canali per tornare indietro
sarebbe stato troppo pericoloso.
Rinunciato a questa salita
decidiamo di ripiegare su un'altra ferrata.
In ballottaggio ci sono il Monte Due Mani e la ferrata del Corno Rat.
Daniele mi convince a fare la seconda
dicendomi che è un pò difficile e impegnativa,
ma molto divertente....
beh sui primi due aggettivi aveva ragione,
quanto al divertimento ... dipende da quanto si è capaci d'arrrampicare...
Lasciata la macchina a Valmadrera
saliamo rapidamente fino a San Tomaso.
Il caldo è già intenso,
ma la vista è subito appagata dagli stupendi mandorli in fiore
che fanno da corona alla chiesetta di San Tomaso
uno sguardo ai cartelli e alla parete che
dovremo salire.
Già da qui si percepisce la verticalità del percorso...
Prendiamo il sentiero ben segnato che in
breve ci porterà
all'attacco della ferrata
Indossati imbrago e caschetto
Daniele parte deciso... io lo osservo..
parto... e dopo i primi metri chiedo di scendere..
E' solo la seconda ferrata che faccio
e mi sembra molto al di sopra delle mie possibilità
Daniele mi incoraggia "dai è
difficile solo la prima placca.."
(45 mt !!!)
Sarà ma a me questi metri sembrano
infiniti...
Raggiunta la cima di questa placca mi prendo
un'attimo di riposto,
e domandando scopro che non esistono vie di fuga.. o si va su o si torna
giù..
Guardo in basso e decido che tra i due mali quello minore è salire
!
Percorriamo un breve sentiero che, verso
sinistra,
ci porta all'attacco del secondo tratto.
Qui dopo un breve traverso a destra si ricomincia a salire.
La ferrata è un pò più semplice ma sempre completamente
esposta,
vietato soffrire di vertigini!
Foto oggi ne scatto proprio poche e solo
dai terrazzini
un pò più ampi. Daniele mi aiuta nei punti a me più
difficili,
raggiungiamo un'altra placca super attrezzata.
un'altro traverso,
nonostante l'ansia non posso non godere di questo splendido panorama
un'attimo di riposo e uno sguardo verso
il basso..
quando si dice verticale... è proprio verticale!!
Raggiunto finalemente il Belvedere ci concediamo
una lunga sosta
mangiamo qualcosa e osserviamo "la civiltà".
Davanti a noi il monte Barro, Valmadrera
e Lecco
San Tomaso dall'alto
e il Resegone
E si riparte,
ancora placche, gradini rigorosamente unti e ... in verticale ...
una piccola pianta ci osserva,
penserà anche lei che "questi umani son proprio strani"
?
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