Valmalenco - Sasso Nero mt 2917 - 14/09/2010
La lunga dorsale del sasso nero
separa i due rami della Valmalenco, da una parte l'alta Valmalenco
dall'altra in Vallone dello Scerscen.
Lasciata la macchina ai Barchi (mt 1700)
io e Aidin ci avviamo
verso il Lago Palù.
L'aria è fresca (4 gradi) in cielo solo poche nuvole.
Raggiunto il lago ci fermiamo ad ammirare i primi raggi di sole che lo
riscaldano
creando una suggestiva nebbiolina
il sentiero prosegue verso il Rifugio Palù
e, passando alle sue spalle,
raggiungiamo in pochi minuti l'Alpe Roggione (mt2007)
Proseguiamo ora seguendo i triangoli gialli
dell'alta via
il sentiero sale ripido e sassoso fino al Bocchel del Torno.
Da qui puntiamo verso l'arrivo della seggiovia
e anche se questo breve tratto è privo di segnali, intuiamo facilmente
dove passare..
Una breve sosta fotografica è obbligatoria, il Disgrazia inizia
a mostrarsi
sotto di noi il Lago Palù e sullo sfondo l'arrivo della funivia
di Chiesa
La storica baita del Lago Palù
Ci incamminiamo alle spalle della seggiovia
e seguiamo la traccia di sentiero, i bolli rossi e i radi ometti
La salita è costante ma mai faticosa,
raggiungiamo una prima sella e veniamo accolti da un'ampio pianoro
in cui troviamo uno splendido laghetto
Da qui si inizia a intravedere una parte
del panorama che ci attende
sbucano il Bernina e la Cresta Guzza, il Sasso Moro e alle nostre spalle
l'immancabile Pizzo Scalino.
Davanti a noi un'altro dosso ci attende,
i bolli rossi ci indicano la via anche se sono pochi e sbiaditi
raggiunta un'altra selletta ci voltiamo
e ammiriamo il panorama.
La salita appena percorsa, dove finisce la roccia
c'è il piccolo laghetto incontrato prima.
Aidin approfitta della sosta per rinfrescarsi
e ammirare il panorama
Ora il sentiero prosegue quasi in piano,
Alla nostra sinistra ricompaiono il Disgrazia e la testata della Val Sissone
dopo aver percorso l'ampio pianoro
ricominciamo a salire, l'indicazione è molto chiara,
Da qui mancano circa 20 minuti alla vetta
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Camminando
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