Valmalenco - Monte Spondascia mt 2867 - Passo Campagneda - 11/09/2010
il sottotitolo di questa gita potrebbe essere "La montagna che non
ti aspetti"
Sono due anni che aspetto di salire sul monte Spondascia,
finalmente complice una splendida giornata di sole e un nuovo amico
riesco a "portare a casa" anche questa cima della Valmalenco
Partiamo dal parcheggio della diga di Campo Moro alle 8.00 con soli 4
gradi.
La luce del mattino illumina dolcemente le montagne intorno a noi
e in pochi minuti raggiungiamo il Rifugio Zoia
Da qui imbocchiamo il sentiero in direzione
di Campagneda,
una breve salita e arriviamo alla falesia della Zoia,
parete attrezzata a memoria dell'amico Vigne.
Il Disgrazia fa bella mostra di sè... ci farà compagnia
insieme al Pizzo Scalino
per tutta la salita
Ancora pochi minuti e raggiungiamo un bivio.
Prendiamo il sentiero di sinistra ben segnalato da numerose bandierine
bianche e rosse.
Da qui inizia la salita vera e propria al Monte Spondascia.
il sentiero procede in salita decisa ma
non faticosa
inizialmente siamo in ombra in un rado boschetto,
ma in breve il sole ci raggiunge,
gli alberi finiscono e salendo ancora un poco ecco la prima sorpresa...
Il Piz Argient e lo Zupò, il ghiacciaio
di Felleria, la Cima Fontana e il Varuna
fanno da contorno alla diga di Alpe gera.
alle nostre spalle la diga di Campo Moro
il Disgrazia e il Sasso Moro
Salendo notiamo questa coreografica cascatella,
con alle spalle il Pizzo Scalino
riprendiamo a camminare e ogni tanto guardiamo
alle nostre spalle,
la diga è sempre più piccola e alla sinistra si inizia a
intravedere
il rifugio Ca' Runcasch e l'alpe Campagneda...
superato un altro dosso troviamo un verdissimo
laghetto,
anche qui perdiamo un pò di tempo in foto,
il sentiero prosegue sulla sponda destra
e poi sale nel canale di sfasciumi che si nota davanti a noi.
Dalla cresta alla nostra sinistra spunta
il Sasso Moro
e alle nostre spalle l'immancabile Disgrazia
Lasciamo il laghetto
e salendo lungo il sentiero, una pozza d'acqua
ci regala un simpatico riflesso
Dalla fine del canale il laghetto appare
piccolo piccolo
e mentre saliamo Andrea mi dice "vado
a vedere cosa si vede da lassù"
e parte correndo... io proseguo la salita, ma ecco che mi chiama
"devi venire qui a vedere è bellissimo!!!"
come rifiutare... ed ecco che facciamo la prima cimetta della giornata..
come dargli torto,
da quassù il panorama verso Campagneda e i suoi laghetti è
proprio bello!!
riusciamo anche a vedere l'itinerario di
salita
la cima e l'anticima,
ma lo scoprirò soltanto guardando le foto alla sera ...
Ritorniamo sul sentiero,
scavalcato un salto di qualche metro da cui scende un torrentello
ci troviamo in un'altra conca...
da qui parte l'ultimo canale di sfasciumi che porta alla sella
dove si dividono le strade che portano alle due cime.
nella conca si trova un altro laghetto verdeggiante,
lo passiamo sempre sulla destra e seguiamo i numerosi bolli rossi e bianchi
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