Pizzo Arera - 2510 mt - 31/03/2012
Arriva un nuovo weekend e, come spesso accade
in queste ultime settimane,
inizia il giro di mail fra me, Daniele, Velio e Ric.
Tra le varie proposte spunta il Pizzo Arera,
io e Velio non ci siamo mai stati e mi incuriosisce già da un pò.
inizialmente Ric propone una salita
lungo un canalino della parete nord...
chiedo informazioni al gestore del Rifugio Capanna
dopo avere visto alcune foto scattate nei giorni scorsi.
Mi confermano che la neve da quella parte
è troppo pericolosa e instabile, appoggiata sul nulla
e fessurata.. in poche parole rischiamo che "ci venga tutta in testa"
La decisione di salire lungo la via normale è presto presa!
Lasciamo la macchina al parcheggio degli
ex impianti sciistici
sopra a Zambla alta, a circa mezzora dal Rifugio Capanna,
da qui ci incamminiamo su una pratosa pista da sci abbandonata
con la nostra meta sembre ben visibile davanti a noi.
Alle nostre spalle ci terrà compagnia
per tutto il giorno il Monte Alben
zigzagando sui pascoli ricoperti di crochi
giungiamo al rifugio.
una breve sosta e quattro chiacchiere e si riparte
avvolti da un fastidioso vento
Dal rifugio si prosegue verso destra,
impossibile perdersi !!!
il sentiero sale subito ripido, gli uomini
procedono
a passo spedito
ogni tanto, con la scusa di ammirare il
panorama, mi aspettano.
Ma di correre non ne ho proprio voglia,
dal rifugio alla vetta c'è circa un'ora e mezza di strada
non vorremo mica correre ?!?!?!??!
il Monte Grem
Sempre più su, percorrendo un sentiero
che varia in continuazione, prato, fango,
lastre di pietra, pietrisco infido e scivoloso
si avvicina l'anticima
in breve tempo si copre un buon dislivello,
laggiù piccolo piccolo il Rifugio Capanna
il Monte Menna, anche lui è già
stato
inserito fra le cime da fare prossimamente
si intravede la croce e la spaccatura che
divide
l'anticima dalla cima
ed eccoci alla spaccatura,
mi dicono che da li si goda uno splendido panorama,
ma che ci andremo al ritorno...
peccato che al ritorno non passeremo da qui..
perdiamo qualche metro per riguadagnarlo
salendo su una breve scaletta metallica,
Dopo la quale c'è un'altrettanto
breve traverso
attrezzato con catene.
Superato questo passaggio, continuiamo a
salire
tra sfasciumi e roccette e arriviamo in breve
in vetta. Lo spettacolo che si apre davanti ai nostri
occhi ci lascia senza fiato,
un panorama a 360 gradi su talemente
tante cime che distinguerle tutte è impossibile
Le montagne di casa, da sinistra
Piz Roseg, Bernina, Cresta Guzza, Zupò e Argient
e i Palù
Monte Disgrazia
il Monte Rosa
uno sguardo verso i ripidi pendii che avremmo
dovuto
salire... l'appuntamento è rimandato al prossimo anno !
Badile e Cengalo
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