Campo Base De Agostini/Cerro Torre
Laguna Torre/Poincenot/El Chalten 08-09/11/11
Dopo una notte riposante eccoci finalmente
al nostro primo trekking,
noleggiate le tende, i ramponi, fornelletti
e comprato il cibo si parte per il campo base De Agostini,
il primo che viene usato per la salita al Cerro Torre.
Da El Chalten si sale verso il mirador Torre,
camminiamo lenti, gli zaini sono pesantissimi,
ma la voglia di arrivare ad ammirare da vicino il Cerro Torre è
alta
e ci fa sentire poco il peso.
la valle sembra portarci direttamente al Cerro Grande,
montagna che ci fa compagnia
da quando siamo arrivati a El Chalten
e da noi soprannominato "la pista da sci"
Al Mirador Torre abbiamo modo di ammirare
le cime che ci terranno compagnia per due giorni
il Cordon Adela
e il Cerro Torre
a ogni passo viene voglia di fermarsi a fotografare
e ad ammirare ogni singolo centimetro di questa splendida terra
il sentiero prosegue praticamente in piano,
ha infatti solo 400 mt di dislivello per circa 8 chilometri.
incontriamo una foresta pietrificata
ancora una mezzora di marcia in uno splendido bosco
e raggiungiamo il Campo Base de Agostini dove montiamo le tende,
per noi una suite da 4 posti letto
abbiamo un pò di tempo perispezionare i dintorni
e io e Andrea troviamo subito
uno dei punti più panoramici vicini alle tende.
La vista sul Torre ripaga già della fatica fatta per arrivare fin
qui,
Io e il Cerro Torre
Alleggeriti gli zaini ci avviamo verso il ghiacciaio del
Cerro Torre,
dopo pochi metri il primo gioco divertente..
si attraversa il fiume con una carrucola (tirolese)
io fotografo, Eloisa filma e intanto aspettiamo il nostro turno
percorriamo una morena e poi un bosco umidissimo e caldissimo...
purtroppo quando raggiungeremo il ghiacciaio
sarà tutto coperto dalle nuvole e il giro che dovevamo fare salterà...
torniamo sui nostri passi,
riattraversiamo il fiume e, mentre aspettiamo gli altri,
Simone torna con un piccolo iceberg
Dopo un lauto pasto a base di zuppa liofilizzata insapore,
andiamo a dormire,
il cielo è coperto ma speriamo che la patagonia ci regali una bell'alba.
