Sono talmente belli da meritarsi un primo piano a testa,
Bernina e Capanna Marco e Rosa
Piz Roseg, con i suoi 3.937mt
ha ben poco da invidiare al Bernina che sta li accanto.
Più lo guardo e più la voglia di salirlo cresce
La Cresta Guzza
Azzurra si ferma qui, io e Gabriele riprendiamo la salita.
ora il sentiero è quasi tutto sommerso dalla neve
che in alcuni punti inizia a cedere
ancora uno sguardo alle spalle,
scusate se oggi le foto son ripetitive, ma non riesco proprio
a non fotografarli.
Ancora pochi metri di dislivello e inizieremo a vedere la croce
eccola è li alle spalle di Gabriele.
Tentiamo prima di seguire una traccia che fa un lungo traverso,
ma dopo pochi metri decidiamo di stare sulla traccia più alta
e meno esposta.
Ghiaccio e in lontananza la croce di vetta,
ora mancano veramente pochi metri.
un'ultimo traverso di neve
e siamo arrivati,
la piccola croce domina uno dei panorami più belli
che si possano ammirare.
Davanti a lei la Valmalenco, il Disgrazia
e il Pizzo Scalino
alle sue spalle
dal ghiacciaio dello Scerscen fino ai Piz Palù.
Un giorno spero di poter salire quassù e, guardandole,
pensare a quando ho salito ognuna di loro,
rivivere tutte le emozioni che son certa mi regaleranno
e poi ringraziandole scendere a valle.
ancora qualche primo piano,
il Disgrazia
il Pizzo Scalino
Le cime di Vazzeda
il Ghiacciaio dello Scerscen
cime orobiche
i Gemelli
in vetta il vento è gelido, scendiamo velocemente
affondando a tratti fino alle anche
e recuperata Azzurra torniamo al rifugio
dove ci aspetta un buon piatto di pasta.
Dopo esserci rifocillati
torniamo verso valle, la discesa dai "sospiri" viene allietata
dall'incontro con delle simpatiche amiche
Un'ultimo scatto dal Rus,
a sinistra il monte Spondascia e a destra il Pizzo Scalino
la luce del tramonto rende tutto magico,
da sotto al muro della diga di Campo Moro il monte Spondascia
e mentre le ombre della sera iniziano ad allungarsi
salutiamo queste splendide cime.
grazie montagna che, anche se ripercorriamo
sentieri già calpestati molte volte, ci sai regalare
sempre emozioni nuove.
